Mio padre è fotografo e, naturalmente, ho preso in mano la macchina fotografica fin da piccolo, senza alcuna
pretesa di tirare fuori scatti indimenticabili, e aiutando mio padre sul set quando ne aveva bisogno.
La
fotografia è diventata parte del mio lavoro quando nel 2012 ho iniziato a collaborare con un club che faceva
musica dal vivo nella mia città.
Per circa tre anni ho scattato esclusivamente a concerti, una figata: ho conosciuto una marea di professionisti
e ho avuto tantissima birra gratis.
Nel 2014 ho cominciato io stesso a produrre eventi e mi sono accorto di una cosa pazzesca: se mi fossi occupato io delle
foto, non avrei avuto bisogno di pagare un fotografo! Così ho passato anni a cercare lo scatto perfetto per le
inserzioni sui social. Non penso di averlo ancora trovato, ma ci sono vicino.
Nel 2015 ho avuto un lavoro
che mi ha cambiato la vita: Luminaire,
un’azienda leader nel settore del design d’arredamento negli Stati Uniti, cercava un giovane fotografo da
portare con sé durante il Salone del Mobile, per portare a casa degli scatti a metà tra fotografia di interni
e un reportage del loro viaggio alla ricerca dei migliori pezzi di design. È stato fatto il mio nome e non
ho avuto alcuna intenzione di dirgli che non ero affatto un fotografo di design, quindi ho accettato la sfida e
con loro non ho mai smesso di lavorare.
Nel frattempo ho portato a casa qualche esperienza come Social Media Manager per alcuni ristoranti e attività della mia zona.
Anche in questo caso, ho usato la mia fotografia per produrre i contenuti da pubblicare sul web.
Insomma,
non sono un fotografo d'interni, né per eventi o matrimoni, non faccio foto di food, ma adoro sperimentare e
ritengo di fare un ottimo lavoro quando bisogna studiare uno scatto in funzione di un determinato mezzo di
comunicazione, un pubblico ben definito o un fine specifico.
Qua sotto c'è una piccola selezione dei miei
scatti. Se sei interessat* a vederne altri, contattami qui.
(ci so fare anche con i video!)